PRIMO MAGGIO, NONOSTANTE TUTTO....
Write a commentDopo un ventennio passato a denigrare il lavoro, perché se non avevi soldi non eri nessuno, e piuttosto che insegnarti un mestiere, si aprivano scuole per veline e per aspiranti cantanti
e guitti, c’è ancora qualcuno che onora il lavoro, che lo esegue con maestria e sapienza,sapendo di contribuire al progresso dell’umanità intera? C’è gente, che nonostante tutto, ha continuato il proprio lavoro, pur senza ricevere encomi; ci sono giovani, che hanno reagito al tentativo ignobile del disprezzo del lavoro, con perseveranza eroica ;ci sono giovani, che a dispetto di regolamenti e di infiniti controlli delle autorità competenti, pur trattati alla stregua di pericolosi criminali, hanno continuato. E’ un’intera generazione del “nonostante tutto”, che ha tenuto duro, che non ha mollato un attimo, considerando il proprio lavoro, l’unico strumento per essere liberi, di dire quello che si pensa e di esprimere le proprie opinioni senza temere ricatti, anteponendo la dignità a qualunque vano sogno di gloria. In un sud martoriato dalla criminalità organizzata dove un sentinella della camorra, guadagna in un giorno quello che ad un operario compete in un mese, in sud dove mantenersi onesti, negli ultimi anni, è diventato un gesto eroico, si deve onorare il sacrificio quotidiano di chi ha resistito, nonostante tutto. Nonostante le accuse dagli uomini di governo, che hanno definito i giovani “bamboccioni” e “sfigati”, nonostante nessun riconoscimento del loro impegno, ma solo verifiche estenuanti, qualcuno ha continuato imperterrito con la forza di una rabbia, che se esplodesse, farebbe piazza pulita, con un solo grido, delle innumerevoli balle sulla crisi che siamo costretti ad ascoltare. Perchè l’Italia, non l’ha salvata questo governo di professori, con la ministra piagnucolosa, ma l’ha salvata il mio amico Nicola, cha fa la pizza buona, nonostante tutto. Nicola è giovane, venticinque anni, ha aperto la sua pizzeria, da solo, senza l’aiuto di nessuno, fatica sempre e sempre insieme alla pizza ti regala u n sorriso. Nicola, mette i soldi da parte, perché l’anno prossimo si sposa e vuole fare “bella figura”, vuole fare una bella festa, la fidanzata, studentessa di lettere, lo aiuta durante i fine settimana, serve ai tavoli, lava i piatti, sempre allegra. Nonostante tutto, nonostante un sistema, che blocca qualunque iniziativa, Nicola va avanti, aspetta il lunedi, giorno di chiusura; si veste di tutto punto, non come quei figli di papà, che si vestono tutti lerci e giocano alla rivoluzione, ma non hanno mai fatto un giorno di lavoro. Aspetta il lunedi’ Nicola, per andarsene a passeggio con la sua bella fidanzata. Li ho visti seduti al tavolo di un bar, mangiavano un gelato ed erano felici, nonostante tutto.
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