IL DUM DUM COMPIE DICIOTTO ANNI, COME UN LUNGO VIAGGIO
Write a commentIl dum dum compie diciotto anni, come un lungo viaggio, in giro per il
mondo, attraversando genti, sguardi, abbracciando l'allegria,
avvolgendo la vita in danze scombinate, contemplando il mare in cerca
di risposte, nell'attesa di qualcuno, nella speranza di un ritorno.
Cosi è la vita, baby, si dimena tra canto e pianto, tra gioia
improvvisa, come freccia scoccata, che giunge precisa al cuore, e
malinconie piccole, come gocce di pioggia, taciute per pudore, perché
i sentimenti si custodiscono come gemme preziose.
Orsù, capitani di questo sgangherato vascello in mezzo al mare, è tempo
di riprendere il viaggio! Troppo a lungo la bonaccia ci ha sedotto,
con arti maliziose. Mi arrampico veloce, gli anni non sembrano
passati, in cima all'albero maestro,scruto l'orizzonte,
interrogo le onde, interpreto il segreto del volo dei gabbiani, in
cerca di un sogno, in cerca di vita e di amori.
Orsù, cuore mio! Mantieni saldo, forte, non rinnegare la tua splendida
gioventù, bagliori negli occhi, più lucenti delle stelle, tieniti
stretto agli amici, che hanno condiviso le tue stagioni, che ti amano
senza pregiudizio, che non conoscono le mezze misure, e ricomincia il
viaggio, riprendi la rotta mai dimenticata verso porti sconosciuti,
senza paura. Orsù, cuore mio ! C'è ancora tanto da vivere, tanto
da sognare, tanto da amare e da lottare, che ti sento sobbalzare, come
preso dalle note di una rumba sincopata.
Allora, amici, unitevi alle danze, a dare ritmo alla notte ci sarà
Muchachito, capace di riunire in una sola persona grancassa, chitarra
e voce. Ecco spiegato il nome, guadagnato sul campo dal nostro eroe,
di “Bombo Infierno”. In un impasto originale e colorato di rock,
tradizione popolare, flamenco e retro swing, la patchanka del
Muchacito sta facendo il giro del mondo. La stampa americana l’ha
definita “rhumba rock“. Inarrestabili, i loro spettacoli sono ormai
conosciuti in tutta Europa. Muchachito, al secolo Jairo Perera, si è
fatto le ossa suonando nelle strade di Barcellona, di Parigi ed ora
giunge in dum dum republic, questo vascello sgangherato, con la luna e
le stelle e il mare, che a noi bastano ancora per innamorarci.
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