"NON SO NIENTE DELL'AMORE"! DI FIORELLA DI FOGGIA
Write a commentIo e Chiara eravamo davanti a una tazzina di caffè, come sempre, prima di cominciare coi nostri discorsi sui massimi sistemi filosofici, sull’immortalità dell’anima, sulla vita;
tutte cose di cui non sapevamo nulla, ma ci sentivamo grandi abbastanza da poterne parlare, era il momento e, come due vere ‘belles et maudites’ , accendemmo anche una sigaretta, l’ho detto che eravamo grandi ormai. Questi argomenti “squisitamente culturali, e drammaticamente seri” (per citare un Emerito Professore) si esaurivano puntualmente, e si esauriscono tuttora, tra le sue risate sonore, inevitabili.
L’Amore era il cavallo di battaglia dei nostri pomeriggi di dubbi esistenziali, accompagnati da Guccini e De Andrè, che avevano sentito, scritto, cantato già tutto, l’Amore era proprio lì, in una chitarra.
Chiara mi guardava, mentre io continuavo a vaneggiare e divinare in merito ad una mia nuova infatuazione, chiedendo consiglio alla mia saggia compagna. E fu la rivelazione sconvolgente, travolgente, insperata! Esasperata, mi disse: “… non so niente dell’amore, io”. Il segreto era svelato, l’arcano dischiuso davanti ai miei occhi, nei suoi occhi limpidi. Si può parlare di un solo Amore, non ad una sua legge universale, al pari di un assioma geometrico; esso non può essere ridotto ad un paio di punti e una retta. Credo che l’Amore dovrebbe essere sempre come uno se lo immagina. Quel pomeriggio ero grande davvero, avevo deciso: volevo un Amore che somigliasse a me.
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