LETTERA AD UN IGNARO AMORE
Write a commentSo che domani ci rivedremo, aspetto, sospesa tra euforia e malinconia, il momento di un saluto.”Ciao, tutto bene?”. “Si, tutto bene”.
Ecco ,questa è la nostra conversazione, il nostro rapporto, ma io sono innamorata, del tono calmo e pacato della tua voce, della vibrazione dolce che emana la tua sola presenza. Tu non te sarai neanche accorto, del resto come potresti? Evito, con abilità straordinaria, perfino di passarti accanto o solo di guardarti negli occhi. Ma ho un punto privilegiato, dal quale ti osservo e immagino senza sosta un amore, ed è il mio cuore, centro,ormai fermo e imperturbabile , di questo mondo meraviglioso.
Non distinguendo affatto, tra realtà e immaginazione, sono l’unica regista di questa storia d’amore e la vivo davvero, del resto chi può dire se quello che sogniamo non è reale da qualche altra parte, negli infiniti mondi ?Gli amori platonici, resistono, perché non calati nel tempo, non decaduti nel regno delle cose sensibili e appaiono sempre fulgidi, come astri nel cielo. In amore, le ho prese sempre di santa ragione, ed ho pagato senza rimpianti il prezzo della felicità, sembravo Rocky Balboa, che pur pestato a sangue, continua impavida. Cadere e rialzarsi è stata la mia danza in amore, altro che tango o bolero.
Ma adesso no, l’amore è un gioco al quale ho perso, con classe, senza fiatare una sola parola, tenendo duro, ma adesso no, l’amore lo voglio immaginare come si immagina un’opera d’arte, o una sinfonia perfetta. Eppure, da bambina, ero un asso in tutti i giochi, ero la prima a fare “tana per me e per tutti i miei compagni “ a nascondino, impennavo sulle biciclette scassata e lasciavo i compagni senza fiato. Ma in amore ho perso, perché nessuno mi ha amato per la mia sola presenza, ma tutti volevano far di me qualcun'altra, una mogliettina perfetta, da pubblicità del dash, una cornuta felice, una donna elegante e raffinata. Ma io sono libera, nata cosi, e alla sicurezza di una vita familiare ho anteposto l’inquietudine, la passione, la gioia, ma anche la disperazione. Ma adesso no, il nostro amore non avrà l’esito sperato di un solo bacio, ma lo vivrò per me sola e senza che tu lo sappia. Non c’è bisogno che tu faccia un solo passo, perché insieme siamo già stati in posti meravigliosi, ad ammirare la notte stellata sul ponte del Bosforo, nel punto dove l’Europa abbraccia L’Asia; oppure seduti in quel bar di un vicoletto di Barcellona, dove un barman silenzioso, miscela gin con spezie. A me piace quello con la cannella e l’arancia perché rende i baci tuoi più dolci. Abbiamo dormito su di un’amaca sotto il cielo del Messico ed abbiamo ballato per le stradine di ogni città, cercando la felicità dietro la porta di casa, dipingendo d’allegria le pareti della nostra stanza, perché un amore vive nel mondo meraviglioso e di esso nutre, come un fiore o qualunque creatura. Cosa posso darti adesso che la vita mi ha già segnato piccoli ricami agli angoli degli occhi? Un tesoro enorme perché nonostante le botte prese, io non mi son arresa al cinismo e all’indifferenza,sono una tosta, che cade e si rialza, e mette il fard sui i lividi del cuore, ma ho conservato intatti i miei sogni di ragazza e potrei srotolarli ai tuoi piedi, come un tappeto intessuto con fili d’oro e volare insieme, come volo da sempre spinta da una fantasia sfrenata ed inesauribile. Io non mi do per vinta, ma di storie che non vanno aldilà di una strusciata di corpi non so cosa farmene ed allora invento amori come si inventano le poesie, che nascono da qualche parte, tra le stelle o nelle radici di una quercia o nei tuoi occhi ed io le raccolgo e per il momento mi basta, felice di vederti soltanto, e di sentire la tua voce, per me più dolce di qualunque canto, il tuo sorriso :“ Ciao, tutto bene?” “Si, tutto bene” come sempre, come questa bella giornata d’estate, come la vita, che passa, come una danza, come le mie mani che ora tremano e la mia voce che si nasconde in un respiro più corto e i miei occhi che non ce la fanno a saltare nei tuoi.
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